Un ringraziamento a Roberto Gianaroli per la donazione al Museo storico Montecuccoli di un mobile in noce, tavolo-scrivania con cassettone, del XVII° secolo. Come potessero apparire le stanze del Castello quando erano vissute e ammobiliate, lo possiamo solo immaginare con difficoltà; ecco che donazioni come questa, sono preziose, in quanto restituiscono scene di vita del passato, ridanno calore alle stanze restaurate, creano “memoria condivisa”.
Il 22 febbraio 1609 Raimondo Montecuccoli venne battezzato nella cappelletta di famiglia che si trovava a quei tempi nella Rocca di Montecuccolo. La leggenda vuole che sia nato nella camera, che poi ha preso per consuetudine il nome di “stanza del Generale”. Ci troviamo in una vera e propria Torre, quella di piazza; che al tempo di Raimondo era già stata unificata alle altre aree del palazzo, fin dalla fine del ‘400 a tempi del Conte Cesare. Diamo un’occhiata, alla base ci sono le prigioni della rocca, nel piano di sotto è ancora presente la porta, seppure murata con la quale si accedeva direttamente alla torre quando questa era un corpo separato; esteriormente si nota anche lo scarico di un bagno, di cui si è persa ogni traccia, tipico di queste strutture le quali prevedono questa necessità in caso di assedio. La stanza stessa ha le caratteristiche proprie di una Torre, gli spioncini esterni visibili in queste fotografie (andrebbe trovato un’espediente tecnico per renderli nuovamente visibili), entrando in questa camera, si nota lo spessore enorme delle mura; ancora…non a caso si scende uno scalino, il livello è differente rispetto al resto del piano nobile. Quest’area prese fuoco nel 1545, e venne restaurata da Galeotto I° con affresci rinascimentali, stemmi Montecuccoli e motti latini. La stanza, che aveva poi perso il suo primigenio scopo difensivo, era divenuta una delle più belle di tutta la rocca, ed era riscaldata da un camino su cui ancora oggi fa bella mostra “l’aquila sui monti”, arma gentilizia della famiglia. Della presenza di Raimondo in questa stanza, possiamo dire per certo che è stato tenuto in braccio da sua mamma, la Contessa Anna Bigi, sugli scalini in pietra che si trovano ai lati delle due finestre…uno scorcio meraviglioso e ineguagliabile si apre sul Cimone e il fascino selvaggio delle nostre montagne. Possiamo immaginarlo bambino ammirare i motti latini che sicuramente lo impressionarono: “NOSCE TE IPSUM” – conosci te stesso, “ASINUM TONDES” – è cosa inutile far la barba all’asino” – “NEQUID NIMIS” – nulla è di troppo “NOSCE TEMPUS” – impara a conoscere le opportunità “HOME BULA” – l’uomo è una bolla “IACTA EST ALEA” – il dado è tratto “FUMUM FUGIENS IN IGNEM INCIDIS” – scappando dal fumo incappi nel fuoco “UBI AMICI IBI OPES” – dove ci sono amici, lì c’è vera ricchezza “NON OMNIA PUSSUMUS OMNES” – nessuno di noi può tutto
Durante gli oltre 10 anni di attività, l’Associazione ha incontrato molte persone che con il loro sostegno ed incoraggiamento ci hanno spronato a proseguire le nostre attività e superare le mille problematiche che di volta in volta si presentavano. Due di queste persone hanno contribuito a farci crescere moralmente ed a farci capire quanto importante sia fare sempre ciò in cui si crede veramente: Luisa Leoni e Maria Antonietta Ventre.
Luisa, vicina all’Associazione sin dalla sua fondazione, è stata l’artefice di quello che per tutti noi è stato uno dei momenti più emozionanti: l’incontro con Padre Berardo Rossi! Conoscevamo Padre Berardo tramite la biografia di Raimondo Montecuccoli, ma mai ci saremmo aspettati di poterlo conoscere e discutere con lui dei vari progetti che avevamo in mente e, durante questo cordialissimo incontro, rimase colpito dal nostro entusiasmo e dalla concretezza del nostro programma. Ci spronò a continuare su quella strada e non credere a chi diceva che avremmo solo sprecato il nostro tempo per un progetto che difficilmente saremmo riusciti a realizzare.
Luisa fu anche l’artefice dell’incontro con Maria Antonietta Ventre, in occasione della mostra che nel 2013 allestimmo nelle sale del Castello: si rese disponibile per un ricordo di Padre Berardo (da poco scomparso), che avrebbe dovuto essere l’ospite d’onore dell’evento. La signora Ventre ci fece l’onore di presenziare all’apertura del Museo Raimondo Montecuccoli, nel giugno 2021: visibilmente commossa scoprì una targa che dedicava la terza sala del Museo a Padre Berardo. In quella occasione paragonò l’incontro con Padre Berardo ed il suo apprezzamento verso l’Associazione, ad un simbolico passaggio di testimone, avendo noi in parte ripreso le idee che per anni lui tentò di portare a termine. Tutto questo ci ha molto inorgogliti, ma anche investiti di una enorme responsabilità, visto lo spessore morale e culturale del personaggio.
Questo non vuole essere un semplice ringraziamento, ma la testimonianza di gratitudine verso chi così tanto ha fatto per “il Frignano dei Montecuccoli”, con la promessa che non ci fermeremo certamente qui: molto è stato fatto ma moltissimo ancora c’è da fare.
GRAZIE!!!
Grazie anche per averci citato nelle pagine di “Mariele”, la rivista della fondazione Mariele Ventre!
Cari amici Ancora una volta ci ritroviamo a rubare cinque minuti del vostro tempo per tentare di fare insieme un bilancio di questo anno che sta per terminare.
Nonostante il 2021 non abbia certo visto il ritorno alla normalità, rispetto allo scorso anno ci ha permesso di organizzare eventi in presenza e, come più volte annunciato, finalmente dopo dieci anni di lavoro, ha visto la luce il “Museo Raimondo Montecuccoli” all’interno del Castello di Montecuccolo.
Anche se il progetto era ben chiaro nelle nostre menti e nei nostri pc, a causa delle restrizioni dovute al covid ed in particolare ai vari divieti di spostamento, non è stato facile coordinare tutte le fasi della realizzazione. Dopo avere illustrato a Castelli Estensi (nuova gestione del Castello) ed al comune di Pavullo n/F. il progetto nella sua globalità, abbiamo sottolineato come, a nostro parere, l’allestimento di una sezione storica dedicata ai Montecuccoli ed alla storia del Frignano avrebbe sicuramente attirato un maggior numero di visitatori e sicuramente valorizzato e completato il percorso culturale già in essere all’interno del complesso: storico, artistico, naturalistico e con la riapertura della “Locanda del Condottiero”, anche gastronomico.
Nonostante i dieci anni di attività, di ricerca storica e di esperienza nell’allestire mostre, il grosso rischio era quello di ottenere un risultato “banale”, perché questo allestimento sarebbe stato una novità assoluta per il Castello e crediamo per la cultura Frignanese. I dubbi si sono immediatamente dissipati appena abbiamo iniziato a collocare la prima teca nell’allestimento virtuale, perché eravamo certi che, seppur con i nostri modesti mezzi, sarebbe stato un successo: i commenti riguardanti il museo sono più che lusinghieri ed anche grazie alle numerose iniziative avviate da Castelli Estensi, il numero di visitatori ha visto un notevolissimo incremento.
Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, ma anche consci che è possibile fare meglio e per questo stiamo già lavorando per migliorare alcuni dettagli e per le novità che presenteremo nella prossima stagione.
Nel ringraziare Castelli Estensi ed il comune di Pavullo n/F., dobbiamo ricordare il comune di Lama Mocogno che ci ha permesso di crescere come associazione concedendoci lo spazio della Torre Montecuccoli di Montecenere, prima nel 2012 e poi ininterrottamente dal 2015 al 2019. Pandemia permettendo, dal prossimo anno saremo felici di essere ancora presenti all’interno della Torre con l’allestimento di pannelli storici ed organizzando presentazioni di libri nell’ambito di “Torre in festa” , sempre molto partecipate.
Naturalmente un grazie a tutti quanti voi che ci seguite sempre numerosi ed augurandovi di passare serenamente queste feste che si avvicinano, vi invitiamo a continuare a rimanere informati sulle novità future, perché il museo è un punto di partenza, non certo di arrivo!