Santo Natale 2022!

Se il 2021 è stato l’anno della svolta, con la creazione del Museo Raimondo Montecuccoli presso il Castello di Montecuccolo, quello che sta per volgere al termine è stato l’anno delle conferme.

Abbiamo avuto la conferma che lavorare bene e seriamente paga sempre e che non ci si deve mai sedere sugli allori delle vittorie conseguite, ma si deve continuamente lavorare per assicurare la continuità di tutto ciò che di buono si è fatto.

Dalla fine dello scorso anno infatti abbiamo iniziato a lavorare per rendere l’allestimento del museo ancora più fruibile, anche da parte di chi è completamente digiuno della storia riguardante i Montecuccoli ed il Frignano.

Tutte le didascalie sono state uniformate (all’apertura erano state esposte quelle utilizzate nel corso degli anni per le varie mostre, anche se non uguali: abbiamo pensato lungamente a come esporre oggetti e manufatti tralasciando le didascalie), e sono state realizzate le poche mancanti.

Abbiamo realizzato il manichino del moschettiere (altro elemento fondamentale negli eserciti del XVII sec.), migliorato i manichini già esposti ed illuminato le teche orizzontali per una migliore visibilità di quanto esposto; ma soprattutto abbiamo contribuito alla realizzazione dello splendido plastico del Castello di Montecuccolo eseguito da Giuseppe Ricci e donato al Castello. Giuseppe Ricci ha inoltre donato alla nostra Associazione i plastici dei ponti di Olina e del diavolo.

Per il prossimo anno, oltre alle normali variazioni per rendere l’esposizione “nuova” ogni anno, abbiamo in serbo delle novità molto importanti per valorizzare non solo il Museo ma l’intero Castello, perchè siamo da sempre convinti che ogni miglioria, da chiunque sia fatta, porti giovamento non solo alla singola esposizione, ma a tutto il complesso castellano.

Un grande ringraziamento va Castelli Estensi ed a Gianni Braglia, per averci dato la possibilità di realizzare il nostro principale obiettivo ed averci permesso di condividere con migliaia di visitatori decine di reperti che sarebbero altrimenti rimasti chiusi in un cassetto o in un armadio.

Augurando a tuti quanti un Buon Natale ed un sereno 2023 vi invitiamo a continuare a seguirci con l’affetto di questi ultimi 11 anni.

GRAZIE!!! il Frignano dei Montecuccoli

Fabrizio & Paola nonni di Raimondo Montecuccoli la cui vicenda è degna di un romanzo

I Conti Galeotto I° Montecuccoli e Ricciarda Molza ebbero 11 figli, tra questi Fabrizio (1540 ca.) si avviò alla carriera ecclesiastica ottenendo gli ordini minori, con i quali ottenne le rendite di diversi benefici parrocchiali. Gli abitanti del borgo avrebbero in seguito testimoniato che se ne andava vestito con la tunica nera e il cappello da prete, abbigliamento simile a quello da magistrato, quale divenne in seguito. Si innamorò ricambianto di Paola Stavoli, giunta a Pavullo assieme ad un cappellaio di Reggio Emilia di cui era la concubina e dal quale aveva un figlio. Approfittando dell’assenza del cappellaio la fece rapire e la portò al Castello, ove venne poi servita come una padrona, e da questo amore nacque Galeotto II° e altre due figlie. Il cappellaio disperato e alla ricerca di una levatrice, venne deriso dalla gente. Successivamente Fabrizio e Paola si trasferirono a Pisa ove il Conte conseguì il dottorato in Legge, e fu in seguito Governatore del Tribunale della Repubblica di Genova. La coppia visse poi tra Modena, Ferrara e Montecuccolo, ma al Castello, Paola fu vittima di un maleficio tanto che fu necessario l’intervento di un’esorcista. Fabrizio scoprì in seguito la congiura del fratello Fulvio in odio alla coppia. Nel 1585, colto dalla malattia e preoccupato per la successione del figlio, Fabrizio ottenne dal Vescovo di Modena di poter sposare Paola, in forma privata presso la propria abitazione, ma senza pubblicazioni per evitare “maliziosi impedimenti”. Nel suo testamento chiese espressamente di non essere seppellito in Santa Margherita com’era tradizione della famiglia, ma in San Pietro, lontano dai parenti. Mori il 26 marzo 1586 all’età di 46 anni.

Testo di Alessio Bononcini ▪️photo “la sala del Governatore”

▪️bibliografia:

Tommaso Sandonnini “Il Generale Raimondo Montecuccoli e la sua famiglia”, Modena, G. Ferraguti e C. Tipografi, 1914

Andrea Pini “Montecuccolo la storia svelata. I Signori, La Rocca, i Feudi, Adelmo Iaccheri Editore, 1999

Il moschettiere ed altre novità al Museo Raimondo Montecuccoli!

Il Museo Raimondo Montecuccoli, dopo l’inaugurazione del plastico del Castello di Montecuccolo nel giugno 2022, opera di Giuseppe Ricci che raffigura la rocca tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, si arricchisce di un’ulteriore novità nella sala della Guerra: un nuovo manichino raffigurante un moschettiere, elemento fondamentale nella narrazione della Guerra dei Trent’anni e della Battaglia della Raab.

Lo studio e la realizzazione di questo manichino, come degli altri, è a cura de “il Frignano dei Montecuccoli”.

Il Museo inoltre, si è arricchito dei plastici del ponte di Olina e del ponte di Ercole o del diavolo (realizzati da Giuseppe Ricci); sono state realizzate le didascalie di ogni singolo elemento esposto, oltre all’illuminazione delle teche orizzontali per migliorare l’esperienza visiva del visitatore. Infine sono stati migliorati ed arricchiti i manichini preesistenti: in particolare il sergente ed il picchiere.

La corsa navale italo-austriaca e l’ammiraglio RODOLFO MONTECUCCOLI

▪️“la corsa navale italo-austriaca & l’ammiraglio Rudolf Montecuccoli” 📍 venerdì 5 agosto alle ore 21:00 presso il Castello di Montecuccolo, a Pavullo nel Frignano (Mo). Alessio Bononcini introdurrà la figura da noi poco conosciuta di Rudolfo Montecuccoli, cittadino del Ducato di Modena, il quale scelse dopo l’Unità di proseguire il servizio militare presso l’Impero Austro-ungarico secondo la tradizione dei sui avi (il reggimento dei Dragoni Montecuccoli si sciolse solo dopo la sconfitta nel 1918). Paolo Rodolfo Carraro nella sua relazione tratterà la corsa navale Italo-austriaca nel periodo che ha preceduto la prima guerra mondiale 1903-1913. Il Frignano dei Montecuccoli – ingresso libero