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Il 21 febbraio 1609 nasceva Raimondo Montecuccoli, in una stanza del castello. La leggenda vuole che fosse quella che ancora oggi viene detta del Generale. Nella fotografia la stanza di Raimondo, come appariva nell’estate 2009, durante la splendida mostra temporanea, “Il Castello del Generale. Territori, Tradizioni e Personaggi al tempo di Raimondo Montecuccoli 1609-2009” promossa dal Comune di Pavullo.
Segnaliamo inoltre dal sito amico www.montecuccoli.org :
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Dalla relazione su di un discorso di Cesare Campori nella Tornata XI del 15 dicembre 1871 della Deputazione di Storia Patria Modenese in “Atti e Memorie delle RR. Deputazioni di Storia Patria, vol. VI, 1872 p. XXXIII.
Tornata XI – 15 dicembre 1871
Il march. Cesare Campori tiene parola della vita del Conte Galeotto Montecuccoli padre del celebre Raimondo. Dice da prima della carriera militare da lui nel 1593 abbracciata, militando nell’armata cesarea contro il turco, seguitata in Francia, e poscia di nuovo in Germania. Ritornato al feudo suo di Montecuccolo, e dal duce Cesare d’Este disposato ad Anna Bigi nobile ferrarese, damigella della Duchessa, prese parte a capo delle milizie feudali della sua famiglia alle due guerre contro i lucchesi. Vennegli poscia affidato nel 1615 il Governo di Brescello, fortezza allora che per esser luogo di confine con molta gelosia solevasi custodire, e là venne egli a morte nel 1619.
Non dissimula il disserente che il carattere di lui focoso e intraprendente alcuna volta a vendette lo trasse e a prepotenze, e che o qualcuna di queste o la severità con che il geloso officio commessogli esercitava, contro di lui trassero l’odio de Brescellesi. Di questo fecero essi inumana dimostrazione con balli e schiamazzi, la morte di lui festeggiando; ond’è che il Cancelliere di quella terra avesse a dirgli gente diabolica.
Ma se difetti furono nel conte Galeotto, da grandi virtù si possono dire compensati, e cara ed onorata sarà poi sempre la memoria del padre di uno de più grandi capitani dell’evo moderno.
“Itinerario di uno peligrino incognito: viaggio in rima fra paesi e costumi del Frignano sul finire del Cinquecento o nei primi anni del Seicento”.