Nuovo indirizzo sede operativa dell’Associazione!

Informiamo soci e simpatizzanti, che a partire dal mese di Luglio 2014, per motivi logistici (necessità della proprietà) la sede operativa dell’Associazione non sarà più in Via Giardini presso il Palazzo Domus, ma in Via Matteotti, 5 – presso la sezione Pavullese dell’Avis.

A breve allestiremo una piccola “mostra permanente”, con tutto il materiale che è nella disponibilità dell’Associazione (armi, elmi, libri ecc): non appena terminato il trasloco, ve ne daremo notizia.

Ringraziamo Adelmo Iaccheri per averci ospitato e permesso di avviare le attività associative, potendo contare su uno spazio adeguato e Vi invitiamo a continuare a seguirci!

il Frignano dei Montecuccoli

 

La campana di Cesare Montecuccoli presso Gaville di Manzolino (Castelfranco E.)

ORATORIO DELLA B.V. DI GAVILLE

La lapide in sasso, in parte deteriorata, collocata sopra la porta principale, dice: “D. Opt. Max. – ac Divae Virgini – quod Bartholomeus Juris Consultus et Dominicus Razalii Fratres – Anno Christi MCCCCLXXII – a fundamentis erexerant in juris Patronatus – memoriam – Templum hoc ipsum iam pene vetustate – collapsum – Razalii Nepotes pientes restituere – M.D. XXIIImense Augusto”.                                                                   Dedicato a Dio e a Maria Vergine, eretto nell’anno 1472, restaurato nel 1523, in antico convento e cimitero, sorto in str. S. Michele, in territorio di Manzolino di Castelfranco E., l’artistico Oratorio, bisognoso di restauro, ha sopra il tetto un bel campanile a vela, con una campana, affusolata, con queste caratteristiche:

Diametro: cm. 42 x 51; Peso: kg. 55; Nota: SOL. Iscrizione: “Comes Cexar De Monte Cuicolo fieri fecit MCCCCLXXXXVII + Agusti Angelo e Gracia me fe fare+ Mentem Sanctam spontaneam hon. Deo et Patriae Liberationem”. Cioè: il Conte Cesare di Montecuccolo fece fare nel 1497, con la dicitura, che rimonta al 200 d.C., che si trova nelle antichissime campane, e che era scolpita sulla tomba di S. Agata V. e M. di Catania, nel 3° sec. D.C.

In Campanili, Campane e Campanari del Modenese, di Luigi Parmeggiani, TEIC, Modena 1984.

Chiesa di S. Maria di Gaville

La chiesa di S.M. di Gaville è una delle più antiche di Manzolino: certamente era anche importante perché, mentre le altre chiese dei dintorni sono scomparse da secoli, essa è giunta fino a noi.                                                                                                                    La prima notizia si ha da un atto di donazione del 1064, epoca in cui verosimilmente apparteneva alla diocesi di Modena. All’inizio del 1200, invece, era soggetta all’Abbazia di Nonantola. In seguito passò definitivamente alla diocesi bolognese, come risulta dalla “decima” del 1315 e da tutti gli atti posteriori.                                                                          Nel 1472, essendo la chiesa cadente, i fratelli Bartolomeo e Domenico Razali la ricostruirono e la dotarono di benefizio, ottenendo il giuspatronato. I loro nipoti nel 1523 la restaurarono ed i successori mantennero il patronato ininterrottamente fino a che nel 1816 passò a Taruffi Vincenzo, figlio di Camilla Razali, ultima di quel casato. I diritti, poi, pervennero per eredità a Bolognini Luigi ed al di lui genero Franchi Ambrogio ed infine, per vendita, ai Signori Campora che, dopo aver rimpicciolito l’oratorio nel 1880, lo restaurarono nel 1882 e nel 1927.

La festa della B.V. di Gavile veniva celebrata la seconda domenica di Settembre

  1. Fabbri – Ed. Raccolta Civica 1986 Castelfranco E. (cartolina)

In ricordo di Tonino Parenti!

 Il 6 giugno 2014 ci ha lasciato un pezzo di storia.
Se ne è andato il Comm. Antonio Parenti. TONINO è un caro amico, socio e sostenitore. Ci ha sempre supportato e sopportato mettendo a nostra disposizione, oltre al tempo, la sua immensa conoscenza. Tonino è la memoria storica e diplomatica del nostro Appennino. Tonino e’ l’esempio da seguire se si vuole far storia, cultura, formazione, o anche solo dare una mano a chiunque la chieda. Ma, soprattutto Tonino È. E noi vogliamo ricordarlo non per i titoli o le cariche, ma per la persona squisita che e’. Un abbraccio da tutti noi a Ermanna Mario e Alberto