Ottime notizie dal giornalino del Comune: 550 000 euro per i lavori di restauro al Castello di Montecuccolo.

Ottime notizie dal giornalino del Comune: 550 000 euro per i lavori di restauro al Castello di Montecuccolo.

 

E’ in fase di ultimazione il bando per l’affidamento di ulteriori, importanti, lavori di restauro e consolidamento al Castello di Montecuccolo. Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie in particolare quella fondamentale della Soprintendenza ai beni artistici e ambientali, così, a primavera partiranno i lavori di definitivo restauro e messa in sicurezza della torre campanaria del castello mentre sarà anche ripristinata la parte del muro di cinta crollata. Contestualmente, tutto il tratto di mura adiacente sarà sottoposto a un importante lavoro di bonifica, con la realizzazione di drenaggi per favorire il defluire dell’acqua piovana e, dove necessario, di consolidamenti alla base delle mura stesse. Inoltre, sarà coperta con materiali idonei, la caldaia posta all’esterno del castello, per ridurne l’’impatto visivo. Il costo dei lavori è di 550.000 euro, 50.000 dei quali stanziati dal Comune di Pavullo, mentre i rimanenti  500.000 arriveranno da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sempre sensibile e attenta quando si tratta di tutelare il patrimonio artistico e culturale del nostro territorio.

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Riparata la campana della torre del Municipio

Lo scorso 24 ottobre, a cura dell’Amministrazione Comunale, è stata rimossa dalla sua sede, la campana della torre municipale, per subire una riparazione nella parte del gancio di sostegno. Dopo 20 giorni, è stata riposta nella sua sede abituale.  La campana, ha una sua lunga storia, collegata all’istituzione, nel 1819 del  Comune di Pavullo  e alla costruzione dell’attuale sede comunale con la relativa torre dell’orologio. Nel 1832, poi, Pavullo è elevato a capoluogo del Frignano, subentrando a Sestola, e diventa sede di tutti i delegati del Governo del Ducato di Modena. Nel 1841, sulla sommità della torre fu collocata la campana, fusa a Spilamberto dalla ditta Serafino Gallieri (o Galfieri) e che riporta il primo stemma comunale di Pavullo, adottato nel 1831 su proposta del filologo Marco Antonio Parenti da Montecuccolo. Vi è riportata pure la figura di un santo, forse il Patrono San Bartolomeo. Dopo gli avvenimenti bellici della Seconda Guerra  Mondiale, la campana, fu rifusa nel 1978 dalla ditta Capanni di Castelnovo Monti, su iniziativa del compianto notaio Amato Cortelloni, benefattore di Pavullo e deceduto in quello stesso anno e d’intesa con l’Amministrazione Comunale dell’epoca. Cortelloni fece pure riparare la bandiera tricolore in ferro posta sopra la campana.

Antonio  “Tonino” Parenti

Addio al Maestro Pederiali!

di Roberta Nadini.

Vorrei rubarvi qualche istante per ricordare un grande Amico della nostra associazione, che da ieri non e’ piu’ tra noi. Stavamo organizzando una lettura di suoi brani, da noi in sede, insieme alla presentazione dell’ultimo dolcissimo libro “L’amore secondo Nula”. Vi giuro che da me abbordato, si era dimostrato di una semplicita’ e modestia rare, di questi tempi, e con un amore reale per le nostre borgate e montagne. Considerevole da un Uomo della Bassa, trapiantato nella metropoli. Purtroppo e’ andata diversamente. Arrivederci MAESTRO PEDERIALI! Che il viaggio ti sia lieve. E’ un giorno triste per la Cultura, ancor di piu’ per l’Umanita’!